martedì 21 aprile 2015

Come allevare i Discus




Queste nozioni che posso dare sono rivolte a coloro i quali vogliono cimentarsi nella riproduzione dei discus, senza avere pretese di realizzare serre, impianti, o sistemi di allevamento complicati, che certamente non preclude la possibilità di vedere e toccare con mano quel grande spettacolo che Madre natura offre.



Condurre una coppia di discus sino alla deposizione
, e poi assistere alla loro schiusa ed infine godersi lo spettacolo del nuoto degli avannotti che si alimentano sul dorso dei genitori probabilmente rappresenta la parte più bella di questo hobby che riesce a regalare anche agli allevatori più esperti sempre momenti di intensa emozione. L’arrivo a questo momento ovviamente presuppone diversi passaggi da effettuare e delle nozioni di base da tenere sempre in considerazione.





1) Scelta della coppia



In primo luogo bisogna naturalmente avere a disposizione una coppia di discus;qui io personalmente consiglio di selezionare o acquistare un nutrito gruppo di giovani discus,invece di una singola coppia ed in questo modi si viene incontro alle esigenze sociali dei nostri ospiti che sono dei pesci di branco,e anche per il fatto che la sicurezza che sia una coppia non la può dare nessuno per il fatto che il dimorfismo sessuale è molto ridotto in questi pesci.Per questo motivo il mio suggerimento è quello di partire con un gruppetto di 8 – 10 discus dal diametro di 8/9 cm e aspettare con il tempo che si formino le coppie. Ovviamente più è numeroso il gruppo e più probabilità ci sono, per ovvie ragioni statistiche, che si vedano formarsi delle coppie.



Pur raccomandando di selezionare in questa fase discus che abbiano grosso modo le stesse dimensioni e più o meno la stessa età, si consideri anche il fatto che quelli grandi e dominanti di solito sono i maschi, e quindi, anche un paio di pesci più piccoli dovrebbero essere scelti ed inseriti nel gruppo selezionato in quanto le femmine hanno una crescita solitamente minore, così facendo aumentiamo le probabilità che si possano formare delle coppie.



Tenendo presente che la maturità sessuale nei discus viene raggiunta per le femmine a 10 – 13 mesi circa e per i maschi a 14 – 18 mesi circa, per capire meglio l’eventuale formazione di coppie, si possono effettuare dei cambi d’acqua con solo osmosi, abbassando così i valori per stimolare i discus. Dall’eventuale comportamento: “danze” di corteggiamento, tremolii del corpo, etc, potremo intuire quale sia o addirittura quali siano le eventuali coppie.



2) Attrezzatura-tecnica:la vasca per la riproduzione,l’illuminazione,il filtraggio e il riscaldamento



La vasca ideale per la riproduzione è un cubo di dimensioni esterne cm 50 x 50 x 50 e se abbiamo la possibilità di autocostruirlo bene, altrimenti lo potremo comprare già fatto o farlo realizzare da un vetraio.



E’ importante che il silicone per l’incollaggio dei vetri non sia di colore nero, così come non lo deve essere il vano filtro, quindi useremo del silicone trasparente. Questo perchè le larve sono attratte da qualsiasi cosa di colore scuro, associandolo ai genitori sul corpo dei quali andranno a brucare.Per un illuminazione adeguata di un acquario per discus non sono necessari impianti particolari,infatti i tubi fluorescenti utilizzati in acquarofilia si sono rivelati la fonte di luce migliore.Se magari sono presenti anche delle piante si possono utilizzare anche lampade foto stimolanti,altrimenti montate le lampade che più vi piacciono.L’affermazione che i discus prediligono la penombra,quindi con vasche poco illuminate,dal mio punto di vista è falsa,ma solamente un’intensità luminosa elevata potrebbe infastidirli e questo soprattutto i riproduttori.Per rispettare le condizioni ambientali in natura,nelle vasche di allevamento e in quelle da riproduzione si deve osservare un ritmo regolare di 12 ore di luce.Come altri pesci anche i discus possono spaventarsi se improvvisamente cambia l’intensità di illuminazione.Per evitare questo rischio le soluzioni sono varie:un impianto di alba e tramonto,accensione e spegnimento delle lampade nel momento in cui l’ambiente circostante riceve da una finestra un po’ di luce oppure un’apposita luce debole che illumina la stanza di giorno e notte.Specialmente per la riproduzione quest’ultimo effetto luna si è rilevato molto utile,creato con una luce fievole emessa per esempio da una piccola lampada ad incandescenza vicino alle vasche con i riproduttori.Per quanto riguarda il filtraggio noi possiamo usare un filtro ad aria oppure un filtro biologico interno;io consiglierei di usare un filtro biologico interno caricato con cannolicchi spugna e lana filtrante, alla base del filtro si possono mettere degli elementi in plastica (bioballs, etc.) autopulenti, che pertanto evitano l’intasamento del filtro a causa della formazione dei fanghi, che utilizzeremo anche come materiale intermedio (esempio, partendo dalla base del filtro: bioballs, cannolicchi, bioballs, spugna, bioballs. Spugna e lana filtrante).



Ricordiamo che un filtro biologico ben avviato contribuisce sostanzialmente all’abbassamento del PH grazie ai processi chimici che determinano il ciclo di trasformazione dei composti azotati.



Nel filtro metteremo una pompa centrifuga regolabile, o ancora meglio con il sistema ad aria, questo perché durante la deposizione andremo (naturalmente se siamo presenti) a diminuire la portata della stessa, evitando che con la turbolenza il seme del maschio vada in parte disperso limitando la fecondazione delle uova.



Per il filtro ad aria, anche se può sembrare più facile da gestire abbiamo comunque la necessità di avere a monte un’acqua matura, fatta stabulare per diverso tempo in un contenitore a parte, dove metteremo in azione anche una pompa. Anche se tengo a precisare che in generale l’acqua prima di essere immessa in acquario comunque va stabulata, fattore questo che risulta spesso determinante nella piena riuscita di una riproduzione.



Nel caso del filtro biologico è importante che i fori di aspirazione vengano schermati con della spugna per acquari a grana media o del tulle a maglie strette per evitare che i piccoli vengano aspirati. Chiaramente chi ha fantasia ed una buona manualità può inventarsi altre soluzioni.



Per l’allevamento è noto che una temperatura di 28 – 29 gradi, va bene,mentre per la riproduzione dobbiamo alzarla portandola a 30 – 31 gradi.



Siccome i discus sono stimolati dagli sbalzi di temperatura, potremo qualche volta effettuare dei cambi con acqua più fresca, abbassando momentaneamente la temperatura.In impianti molto grandi composti da svariate vasche si può ricorrere a sistemi di riscaldamento centralizzati,probabilmente alla lunga meno costosi.



3) L’Acqua



Regola fondamentale: acqua matura e pulita, quindi priva di sostanze inquinanti.



Nitriti (NO2) assenti



Nitrati (NO3) non superiori 12,5 mg/l



PH compreso fra 5,5 e 6,5



Conducibilità compresa fra i 60 e 100 ms se poi per raggiungere questo valore si impiega acqua osmotica sarò indispensabile aggiungerci anche dei Sali minerali(prodotti specializzati che si trovano in vendita)



Durezza carbonatica 0 – 2



Durezza totale GH 2 – 3



Un PH basso lo possiamo ottenere con un filtro ben avviato ed un KH basso,dunque immettendo acqua di osmosi.



Bisogna anche dire che un KH molto basso, dunque quando scende sotto il valore di 3, perde la sua funzione di tampone per il PH facendolo così precipitare con conseguente pericolo per i nostri beniamini. Pertanto consiglio di utilizzare della torba dedicata all’acquariofilia nelle proporzione di 1 g/litro tenendo un kh leggermente più alto (ma sempre nei limiti).



Cosa molto importante è preparare anzitempo la vasca di riproduzione e riempirla con acqua prelevata dall’acquario di comunità, farla girare per un bel po’ di tempo (non meno di 30 giorni). Trasferire successivamente la coppia e iniziare a modificare con molta cautela i valori dell’acqua.



Eventualmente appena trasferita la coppia nella vasca di riproduzione, la stessa potrebbe deporre: lasciamoglielo fare e se la deposizione non dovesse andare a buon fine allora inizieremo a modificare gradualmente i valori dell’acqua.



4) L’alimentazione della coppia



In acquario il discus è un pesce onnivoro,per questo possiamo dargli dell’ottimo congelato una volta al giorno e naturalmente il granulare, personalmente anche se sostanzioso eviterei il pastone che inquina un tantino in più rispetto agli altri alimenti. Gli alimenti vivi e grassi sono in questa delicata fase un vero toccasana per i nostri amici, fanno al caso nostro gli enchitrei: dei piccoli vermi di colore bianco di semplice allevamento.



E’ inoltre importante dare da mangiare una quantità tale da essere divorata in qualche minuto, togliendo dall’acqua ciò che non è stato consumato.



Pastone fatto in casa per discus :



-cuore di bue 400-500 grammi circa



-filetti di pesce azzurro(alice,sgombri,sugarelli)



-spinaci tritati(solamente le foglie) grammi 500 circa



-carote 200 grammi



-1 tuorlo di uovo



L’impasto che si andrà a ottenere deve essere posto in sacchetti per la congelazione e ridotto in tavolette abbastanza sottili da ripoore poi nel congelatore da cui si preleverà di volta in volta solo il quantitativo necessario.



Infine possiamo aggiungere della colla di pesce che incollerà il tutto senza farlo disperdere in acqua una volta utilizzato e delle vitamine reperibile anche in farmacia.





5) La deposizione



Una volta immessi nel cubo da riproduzione della portata di 125 litri la coppia stessa,bisognerà attendere ,osservare di volta in volta i pesci,vedere se ci sono delle “prove” di deposizione, una pulizia ripetuta del substrato per la deposizione ed infine alla deposizione vera e propria.



Un classico e spettacolare movimento dei discus “in amore” che in questa fase ho avuto modo di osservare è quando, partendo dai lati opposti del cubo si incrociano al centro ed uno dei due esegue una brusca virata, simulando così la tecnica che permette il passaggio del nugolo di avannotti da un genitore all’altro.



Come substrato per la deposizione utilizzeremo i coni specifici che si vendono nei negozi di acquariofilia, preferibilmente quelli dotati di una base per la raccolta delle uova ed avannotti che eventualmente si dovessero staccare.



E’ importante non disturbare la coppia in questa fase.



Dal momento della deposizione fino alla schiusa non effettueremo nessun cambio d’acqua.



Dopo la deposizione i genitori iniziano a ventilare a turno le uova;se non lo si fosse già compreso prima, quello della deposizione è il momento in cui finalmente si potrà essere sicuri di distinguere nella coppia il maschio e la femmina: la femmina ha un organo sessuale più ampio, spesso e con punta tozza o arrotondata ed attraverso di esso le uova vengono deposte sulla superficie del cono .Il maschio ha un organo genitale più piccolo ed appuntito. Inoltre il maschio feconda le uova passando su di esse subito dopo la deposizione da parte della femmina,alternandosi ad ogni fila deposta.






Si possono osservare nella foto a sinistra le uova purtroppo imbiancate subito dopo poche ore dalla riproduzione per un problema batterico o osmotico determinato da una durezza dell’acqua troppo alta o da un ph non ottimale;a delle volte possono essere aggredite solamente da batteri presenti nell’acqua,per ovviare a questo si potrebbe utilizzare nell’ acqua del blu di metilene reperibile in farmacia. 



La coppia di Blu Diamond ha deposto le uova nel filtro



6) La schiusa



La schiusa avviene dopo circa 55 – 60 ore dalla deposizione. Dopo la schiusa le larve si iniziano a nutrirsi grazie al loro sacco vitellino.



Subito i genitori si daranno da fare spostando le larve da un luogo ad un altro. Dopo circa 3 giorni dalla schiusa gli avannotti inizieranno a nuotare (c.d. nuoto libero).





7) L’alimentazione dei piccoli discus



Appena iniziato il nuoto libero i piccoli discus si nutrono del muco secreto dai genitori, questi ultimi assumeranno una livrea scura in modo tale da indurre gli avannotti a cibarsene.



Altri 3 o 4 giorni e potremo somministrare naupli di artemia salina appena schiusi diverse volte al giorno (dalle 4 alle 8) iniziando anche ad effettuare piccoli e regolari cambi d’acqua.



Altri 8 o 10 giorni e possiamo iniziare a somministrare granulato finemente sbriciolato.



Ancora qualche giorno e potremo iniziare a dare anche del pastone “grattugiato”;i cambi mano a mano iniziamo a farli con acqua più dura.



Dopo un mese circa possiamo trasferire i giovani discus in un’altra vasca;da qui in poi si comincia con la fase dedicata in modo specifico all’accrescimento.



Infine secondo il mio parere il discus non è cosi difficile da allevare,ci sono alcune regole fondamentali che vanno però rispettate soprattutto in fase di riproduzione;personalmente non mi sento di consigliarlo al principiante ma neanche a tutti coloro che purtroppo non hanno tempo per accudirlo,perché un acquario per discus ha comunque più bisogno di cambi più frequenti di acqua e di più attenzioni in genere.

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