venerdì 15 agosto 2014

Cyclops: copepodi nutrienti ma difficili da allevare

I copepodi sono dei minuscoli crostacei che compongono in buona parte lo zooplancton di cui i pesci si nutrono e che si adattano alla maggior parte delle acque vivendo tranquillamente sia in acque salate sia in acque dolci. Tra le differenti specie esistenti è doveroso ricordare in particolar modo i Cyclops che sono più conosciuti perché vivono in acque dolci e sono maggiormente venduti come cibo congelato o liofilizzato. Nonostante ciò l'allevamento intensivo domestico è piuttosto difficile in quanto questi crostacei si riproducono sporadicamente e i naupli hanno uno sviluppo molto lento. In generale i copepodi si riproducono in modo sessuato: dopo la fecondazione da parte del maschio la femmina depone in una sacca laterale le uova che ivi rimarranno fino alla schiusa circa 10-12 giorni dopo. I piccoli attraverseranno 5 stadi da naupli e 6 da adulto prima di essere in grado di riprodursi impiegando un tempo che varia da un mese a un anno a seconda della specie e del singolo individuo in questione. Chi volesse provare ad allevarli deve procurarsi un contenitore abbastanza capiente la cui acqua rigorosamente dolce deve essere
mantenuta ad una temperatura media di circa 20-22°C. Il cibo, il cui livello deve essere tenuto basso e somministrato poco alla volta, è composto da alghe, lieviti e farine facilmente reperibili in ambito domestico. È importante tenere ben presente che questi crostacei hanno una scarsa capacità riproduttiva e quindi se li si vuole utilizzare in maniera significativa è necessario avvalersi di molto spazio, pazienza ed un inoculo iniziale considerevole.
Per coloro che volessero ottenere gli stessi benefici di un alimentazione che faccia uso anche di copepodi senza sottostare alle lunghe tempistiche riproduttive esistono in commercio alimenti secchi a base di cyclops, in polvere da somministrare però poco per volta a causa della scarsa assimilabilità da parte dei pesci e in scaglie che non ha la stessa dispersione di quello in polvere riuscendo così ad essere somministrato più adeguatamente.

1 commento:

  1. Le ho notate nel mio acquario di caridine, volevo sapere se sono nocive per quest'ultima

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