Gambusia femmina (sopra) e maschio adulti |
Come allevare e riprodurre questo pesciolino forse poco conosciuto ma diffusissimo nel nostro paese. Gambusia Affinis, questo il nome scientifico di un pesciolino davvero interessante.
Della famiglia dei Poecilidi e dell’ordine dei Ciprinodontiformi originario degli Stati Uniti è stato introdotto in Italia per la bonifica di vaste aree paludose al fine di contrastare ed eliminare la diffusione della zanzara, delle cui
larve esso è ghiotto.
larve esso è ghiotto.
Le misure sono abbastanza ridotte, il maschio non supera i 3,5 cm ed è di colore grigio o bruno argenteo, la femmina non va oltre i 6,5 cm. ed è di colore marroncino chiaro più sullo sbiadito. Altra caratteristica è la presenza di una fascetta nera che attraversa verticalmente, quasi tagliandolo a metà, l’occhio. In natura preferisce le acque calme con poca corrente oppure pozze d’acqua ferma, ricche di vegetazione; è possibile trovarla anche nei canali di scorrimento delle acque reflue. E se parliamo di acque diciamo subito che la Gambusia si adatta a qualsiasi tipo di acqua con diverso grado di durezza. La temperatura dell’acqua può andare dai 3° ai 30°.
Allevare e riprodurre le Gambusie è molto facile e divertente. Intanto per le misure dell’acquario non ci sono limiti, infatti possiamo usare diverse misure, dai 15 litri ai 100 e più litri, ma quello che vi consiglio è una piccola vasca da 20 litri. Per il fondo non ci sono regole ma sarebbe preferibile prelevare la stessa terra del luogo dove sono stati catturati gli esemplari che porremo in acquario, anche e soprattutto per ricreare lo stesso ambiente naturale. Consiglio sempre di ricreare il biotopo dove vivono i nostri amici pesci, magari inserendo le stesse piante e tutto ciò che si può come parti di tronco o altro. Per l’acqua basterebbe quella del rubinetto, magari fatta decantare per qualche giorno, ma per le Gambusie non è necessario rispettare questa regola; se possibile prelevare la stessa acqua del luogo di ritrovamento.
Ricordando agli amici lettori che la indole di questo pesciolino è tutt’altro che tranquilla consiglio vivamente di non introdurre altre specie, a meno che non abbiano la capacità di difendersi. La Gambusia risulta essere molto aggressiva non soltanto nei confronti delle altre specie ma anche rispetto ai suoi simili; da esperienze fatte dal sottoscritto è stato rilevato che le femmine tendono ad attaccare i maschi, soprattutto nel periodo della riproduzione. E’ importante, in questo periodo, fornire del cibo vivo e alimenti nutrienti, magari della carne magra tritata. Un alimentazione abbastanza corroborante va fornita ad iniziare da gennaio/febbraio fino all’inizio dell’estate affinché le femmine possano portare a compimento fino a quattro/cinque parti e soprattutto per evitare che mangino la propria prole. Si è potuto notare che in mancanza di una buona alimentazione non riescono a portare avanti la fecondazione, che ricordo è interna; la madre, infatti, non depone uova ma partorisce prole viva. - (il maschio è quindi dotato di organo copulatore o gonopodio )- Gli avannotti appena nati si alimentano con lo stesso cibo vivo degli adulti, tritato e polverizzato. Si consiglia di spostare immediatamente i piccoli per evitare che diventino cibo per i genitori, a meno che l’acquario presenti un certo numero di piante e anfratti che fungano da riparo ad essi. Una buona convivenza tra questi, particolari, pesciolini è raggiungibile introducendo in acquario un numero di femmine inferiore rispetto ai maschi (rapporto: 1/3); ciò modera l’aggressività femminile molto accentuata. Più presenza femminile porta le stesse ad allearsi per tentare di divorare tutti i maschi. Un cenno alle piante va certamente fatto in quanto la loro presenza, soprattutto se abbondante, risulta determinante ai fini della pacifica convivenza della specie.
Bene, grazie per il post, questi pesciolini li ho pescati sul lago di Fimon e li sto allevando
RispondiEliminaSalve scusatemi a che temperatura si riproducono le gambusie ?
RispondiEliminaVa bene qualsiasi temperatura, sopravvivono anche a 42 gradi ma per brevi periodi, l'otgtgimale è di 25/30 gradi.
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